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Vivere nel Lower East Side

Era un po' che uscendo dall'appartamento di Canal Street, affittato a prezzo indecente per l'estate, vedevo dei tizi vestiti da geometri - ovvero con jeans, camicia col taschino laterale, cappellino, fogli e matite e quel buffo treppiedi giallo che si usa per misurare i muri e lo spazio tra quelli.

Quel giorno, uno dei geometri mi ferma e mi chiede molto gentilmente dove abito, chiedendomi in dettaglio la posizione delle finestre. Per superare la mia diffidenza, mi spiega che detiene regolare mandato dal proprietario del block (ebbene sì, a NY non solo molti palazzi, ma interi isolati appartengono ad una sola persona, normalmente una società) per misurare dettagliatamente tutta la sua proprietà, dato che i registri sono lacunosi, e che caso vuole che il palazzo affianco al mio è un teatro degli anni '20, in abbandono da un decennio, il cui muro occidentale è misurabile solo mediante accesso ad una specie di terrazza sotto la mia finestra. Tralasciando ulteriori interessantissimi dettagli ed interrogativi (tra i quali: "come è possibile che un pezzo di real estate che vale milioni di dollari non sia stato finora misurato?" e "ora si misura perché si vuole vendere?"), ho googlato questo teatro, noto come Lowe's. Questa è la sua storia.


  • Apre nel 1927 in un quartiere che è, senza mezzi termini, la feccia di New York. Vicino al porto, è abitato da immigrati proletari (soprattutto ebrei askenaziti e italiani) che vivono ammassati (i documenti parlano di oltre sette famiglie in palazzine fatiscenti di max 3 piani) in tenements
  • È di certo imponente, nonostante la piccola facciata: 2300 persone e un organo Wurlizer.
  • Fino al 1957, sarà gestito dalla compagnia Lowe's Theatres, che all'inizio lo usa come cinema muto (con classico accompagnamento di pianoforte dal vivo), poi cinema "normale"


  • Poi, il declino. Qualche ottuagenario ne ricorda i fasti, ma il posto diventa un sordido B-movie cinema, e viene acquistato dalla famiglia Sung, banchieri cinesi che nel frattempo hanno colonizzato la parte sud-est del Lower East Side e maggior parte di Little Italy, creando il quartiere oggi noto come Chinatown. Negli anni '90, il posto viene affittato and un hardware store gestito da cinesi che lo usa come magazzino, fin quando persino l'hardware store chiude.
  • Il teatro, nonostante l'abbandono, mantiene buona parte delle decorazioni originali in terracotta stile "barocco spagnolo" e forse anche qualche tappezzeria.
  • L'indirizzo esatto è 31 Canal Street, ma il lato di Ludlow Street è nettamente più ampio ed è divenuto oggetto di c.d. arte urbana o murales.
  • Infine, scopro perché i miei amici geometri lo misurano: pare che lo si voglia trasformare un un centro culturale per le arti cinesi. Da questo momento in poi diventa una storia di soldi e di brodetti immobiliari all'americana, a cui spero di dedicare un altro post in futuro, quando emergeranno altri succulenti gossips. Per ora, chiudo con lo scan dell'intera planimetria del teatro e questo fantastico slideshow.







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