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B, E, U, V, Y #1


these are a few of my favorite things - o meglio le lettere che ho scritto io nel mitico ABC del decennio.

In 5 simpatiche puntate.

B - Blog

Dieci anni fa scoprivamo le nuove canzoni alla radio, o sulle frequenze disturbate di Mtv. OndaRock ancora non esisteva, quindi compravamo le riviste per leggere le recensioni. Poi c'era il metodo più antico del mondo, l'unico che non sia ancora in estinzione: il passaparola.
Dove prima c'erano gli amici, gli amici dei fratelli maggiori e le cassettine, adesso c'è il world wide web. Era cominciato sommessamente con le chatroom di genere dei software p2p, dove potevi "sfogliare" le collezioni degli altri e provare qualcosa di nuovo, o chiedere in chat consigli e informazioni. Poi arrivò il boom dei blog, e nulla fu più lo stesso. Se con gli mp3 e il p2p ognuno poteva sentire qualunque cosa, con il blog poteva anche scrivere di qualunque cosa, e quindi promuoverlo.
E' la nascita del "buzz", del passaparola globale, un mezzo di informazione musicale che sta sorpassando tutte le altre tecniche di marketing tradizionale. Nomi lanciati dal "buzz" ce ne sono eccome: Of Montreal, Telepathe, Vampire Weekend, Saint Vincent e molti altri. Sono i blog il faro dell'indie, e le case discografiche hanno già cominciato a mandare demo ai blogger più influenti: Stereogum, Daytrotter, Largehearted Boy (se guardiamo questi blog ora sembrano delle webzine, ma all'alba del millennio erano semplici blog di appassionati!).

Nella seconda parte dei 2000, con la diffusione dei siti di hosting (Rapidshare e affini), il peso dei blog si accresce ancora, e nascono gli mp3-blog: testo ridotto all'osso, i post si riducono a una lista di link all'intero album. Per la gioia dei collezionisti, esplodono i blog di rarities: quello che era introvabile, ora non lo è più (ne esistono migliaia, focalizzati su generi di nicchia, ma vale la pena citare Mutant Sounds per il post-punk-avant-wave; Ripped in Glasgow per la detroit techno, Lagrima Psicodelica per il psych-prog-sudamericano, Paradise of Garage per obscure-garage e beat italiano e Orrore a 33 Giri per l'italotrash).
In barba a qualsiasi tentativo di fermare questo tipo di diffusione della musica, endemica quanto illegale, gli mp3-blog diventano i "robin hood della musica indipendente" (per citare il defunto blog capostipite della specie), con una missione ben precisa: promuovere la nuova musica, sostituendo di fatto tre step della catena di produzione tradizionale: l'etichetta, il distributore e il promotore. Il blog n. 1 in questo campo è Bolachas Gratis, che vanta centinaia di dischi linkati al mese (rigorosamente no-profit). La musica è come il latte fresco: viene portata sul "mercato dell'etere" in mattinata, e voi tutti fareste meglio a scaricarla subito, prima che il link non funzioni più perché qualche stupida etichetta ne chiede la rimozione. Al di là della ragioni che artisti più o meno affermati potrebbero avere a non vedersi il nuovo disco "dato via gratis", un mese prima dell'uscita, dal blog del sig. nessuno, è vero che molti blog rendono un servizio indispensabile per conoscere artisti autoprodotti che non troverebbero mai posto su Mtv o nelle riviste (si pensi a Breakfastjumpers per l'indie italiano).

E' chiaro che se l'industria musicale è collassata, è anche colpa/merito dei blog. Veloci, globali, freschi, realmente disinteressati dalle dinamiche commerciali che inficiano la credibilità degli altri mezzi di comunicazione, i blog hanno sovvertito il sistema. Ad oggi, l'unico modo per essere veramente aggiornati su cosa sta avvenendo nel mondo della musica è seguire i blog. Blogroll è la parola d'ordine e feed reader il mezzo, ma per i meno tecnologici mi permetto di segnalare i migliori "blog aggregator": Hypemachine, Elbows e Tuneage; e il superamento degli stessi (link diretto fan-ascoltatore): TheSixtyOne e Soundcloud. Ma qua ricadiamo nello streaming, per cui vi rimando alla Y.



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